A Paderno il 25 maggio

25/5/1997

Domenica, 25 maggio, festa della SS. Trinità, è stata celebrata a Paderno, nel ricordo e in onore dei Caduti della RSI e delle persone scomparse a noi idealmente vicine, la Santa Messa, promossa, annunciata e organizzata dalla nostra Associazione.
Confortevole il numero dei partecipanti, se prescindiamo dai «personaggi» del contado, autentiche mosche bianche.
Ha officiato Don Edmondo Bianchi, giunto appositamente da Littoria (neo Latina), sacerdote meritevole di ogni riconoscenza ed elogio perché sempre in prima linea nel compimento dei doveri religiosi e patriottici.
Al Vangelo, egli ci ha coinvolto nel mistero della SS. Trinità, dal quale promana, consequenziale e incontenibile, l’amore degli uomini, per i loro famigliari innanzi tutto, quindi per i loro simili senza distinzione di stirpe e di luogo, la venerazione, infine, per Coloro che, obbedienti all’appello della Patria umiliata e ferita, risposero con dedizione assoluta nella consapevolezza del sacrificio.
Attorno all’Altare erano il Labaro Nazionale dell’Associazione, quello di Piacenza, quello dei Combattenti di Forlì della RSI (gruppo Massimino Mancini) e del PNF di Mercato Saraceno.
Ai piedi dell’Altare abbiamo notato due scudi, il primo intitolato ai Granatieri di Sardegna, l’altro alla RSI «Per l’Onore d'ltalia», doni della Signora Giovanna Barbara Jalla, vedova del Generale dei Granatieri Giorgio Bianchi.
Essi sono stati benedetti da Don Edmondo. Dietro l’altare era appesa alla parete una targa con la Preghiera del Granatiere.
Prima del Rito, Arnaldo Bertolini ha brevemente ed efficacemente illustrato il tratto percorso dall’Associazione negli ultimi mesi per il ripristino e l’abbellimento della Chiesa, e, in verità, abbiamo constatato che le cose sono migliorate, con i banchi rimessi in ordine, le pareti, la Via Crucis, il pavimento restituiti a dignità.
Molto, purtroppo, resta da fare: di qui la necessità urgente che donne e uomini di buona volontà, abituati a corredare le parole di buone azioni, si impegnino ad offrire alla Chiesa di Paderno quanto essa merita e le spetta, nella certezza che le offerte Pro Paderno sono fatte ai nostri Fratelli, Eroi e Martiri, e sono pertanto opera di misericordia celeste e terrena.
Dopo la Santa Messa siamo andati in corteo nel vicino Camposanto per deporre fiori sulle tombe di Arnaldo Mussolini, dei figli Sandro Italico e Vito, della consorte Augusta.
Qui Don Edmondo Bianchi, effettuata la benedizione e la preghiera per i Defunti, ci ha fatto ascoltare la Preghiera del Legionario, che, al solito, ha destato emozione e commozione a dimostrazione del fatto che esistono valori insopprimibili e perenni, staccati dalla materia, valori, grazie a Dio, ai quali noi siamo stati e saremo sempre fedeli.

Italo Merli
L’Ultima Crociata
N. 7/1997