Chiesa di Paderno

NOTIZIE STORICHE SU PADERNO E LA SUA CHIESA

Paderno di Mercato Saraceno, Castrum Paderni, (o Paterni) venne concessa nel 1220 alla Chiesa di Sarsina dall'Imperatore Federico II.
Nel 1295 risulta appartenesse alla chiesa di Ravenna dalla quale, quattro anni dopo, fu restituita a quella di Sarsina.
Se ne impossessarono in seguito gli Ordelaffi di Forlì e uno di costoro, di nome Scarpetta, nel 1308 la restaurava, fortificandone la rocca. Nel 1335 il Castello di Paderno era in grado di resistere validamente all'assedio di Ferratino Malatesta.
Nel 1371 troviamo Castrum Paderni nuovamente soggetto alla chiesa ravennate ma di lì a poco esso passerà definitivamente a Sarsina.
Il Castello occupava l'area dell'attuale Palazzo Bondanini, nelle cui vicinanze sorgeva la chiesa. La chiesa odierna è a quota m. 282 sul livello del mare. È stata costruita negli anni Trenta su progetto dell'architetto cesenate Pietro Riciputi. Nell'interno si trova un affresco del 1575, qui trasferito per volontà di Arnaldo Mussolini, dal vecchio oratorio di Sant'Apollinare. Un tempo, questo era situato sul Monte di Paderno ad alcune centinaia di metri dalla Chiesa, la quale si trova in una posizione panoramica dominante la media ed alta Valle del Savio.




CRONACA O RELAZIONE DELLA CONSACRAZIONE DELLA NUOVA CHIESA DI PADERNO (tratta dai "DOCUMENTI DIOCESANI" Cartella N. 7 nell'Archivio Diocesano in Sarsina)

La seguente cronaca è stata redatta all'indomani della Consacrazione della Chiesa dal Cancelliere Vescovile D. DURANTE TOSI.
"La suddetta Parrocchia che apparteneva alla diocesi di Pennabilli, con decreto della Sacra Congregazione Concistoriale fu aggregata alla Diocesi di Sarsina in data 20 febbraio 1938, sotto il Pontificato di Pio XI.
La nuova artistica chiesa ex fundamentis è stata edificata per opera e munificenza del Duce Mussolini, in memoria del grande benefattore fratello Arnaldo, la cui salma riposa nel cimitero attiguo alla Chiesa
La sullodata chiesa fu solennemente consacrata da S. Ecc. Rev.ma Mons. Teodoro Pallaroni, Vescovo di Sarsina, in data 27 ottobre 1940, XVIII E. F. assistito dai Rev.mi Canonici Don Durante Tosi Cancelliere Vescovile, Don Colombo Bondanini, Don Domenico Bernabini, Don Osvaldo Balducci e l'Arciprete Don Graziani Giuseppe, Parroco di Paderno e dal Canonico Barrucci Don Ettore.
La Messa della Consacrazione fu celebrata da S. Ecc. Rev.ma Mons. Pompeo Ghezzi, Vescovo di Sansepolcro, ove tenne un discorso alla presenza di molto popolo, allusivo alla solenne Cerimonia della Consacrazione e distribuì la Comunione ai fanciulli e ai fedeli predisposti con predicazione fatta per sette giorni dal Rev.mo Canonico Don Ettore Barucci.
Fu pure consacrato l'altare maggiore, fatto di marmo fino, di verde cupo, nel cui mezzo furono sigillate le reliquie di S. Apollinare, di S. Alessandro Martire e di S. Vinicio Vescovo di Sarsina.
Nel pomeriggio si chiuse la solennità con benedizione e discorso tenuto da S. Ecc. Rev.ma Mons. Teodoro Pallaroni.
L'Architetto della chiesa e della nuova canonica stile novecento è il Sig. Riceputi, cognato della famiglia Bondanini di Paderno.
Memoria scritta da me Cancelliere il giorno 28 ottobre 1940".

Il Cancelliere Vescovile
Don Durante Tosi



L’ASSOCIAZIONE ACQUISTA DALLA CURIA LA CHIESA DI PADERNO

Su l'Ultima Crociata di ottobre 1992 Arnaldo Bertolini annunciò ai lettori l'operazione che l'Associazione si sarebbe accinta ad intraprendere da lì a breve: l'acquisto della chiesa di Paderno in località del comune di Mercato Saraceno in provincia di Forlì-Cesena, chiesa di proprietà della Curia Vescovile di Cesena e da parecchi anni in disuso.

Nei suoi pressi riposano le spoglie mortali di Arnaldo Mussolini, dei suoi figli Sandro Italico e Vito, della moglie Augusta Bondanini, del cognato Giorgio Bondanini combattente della RSI, ucciso a Ivrea ed appartenente al Btg. FULMINE della X flottiglia MAS. Ebbe così inizio la sottoscrizione tramite la banca Intesa San Paolo per coloro che desideravano dare il loro contributo in maniera diretta. Il costo complessivo dell'operazione era stimato sui 170 milioni di lire (100 milioni per l’acquisto dell’edificio + spese notarili e ristrutturazione) per la chiesa con canonica, costituita quest'ultima da 7 camere su due piani. L'ambizione di allora era sistemare quel luogo sacro, farvi celebrare dai nostri sacerdoti la Santa Messa previo consacrazione del medesimo ai CADUTI E DISPERSI MILITARI E CIVILI DELLA RSI, ad ARNALDO MUSSOLINI e i suoi familiari. Il piccolo suggestivo bellissimo tempio avrebbe costituito il coronamento di tutte le ambizioni, nate tanti anni prima con FRANCESCO PARRINI, LUIGI GOBBI, IDA DE VECCHI. I nomi dei nostri Martiri sarebbero stati scolpiti in quel luogo veramente degno del loro sacrificio.

I lettori dell’Ultima Crociata accolsero con entusiasmo la proposta dell’Associazione e così in pochissimi anni fu raccolta la cifra necessaria per assolvere a quanto stabilito nel contratto firmato in precedenza da Arnaldo Bertolini e Roberto Scocco (sicuramente trascinati dall’entusiasmo più che dalla razionalità!) e ad apportare le migliorie minime necessarie per renderla agibile alle funzioni religiose.

Fu così che quella che sembrava un’ipotesi assurda, quasi insensata, quello straordinario progetto inizialmente ideato da Arnaldo Bertolini e idealmente sostenuto da Roberto Scocco e Italo Merli, in capo a tre anni venne alla luce grazie al sostegno economico dei nostri lettori. La chiesa fu acquistata, sufficientemente restaurata e l’8 ottobre 1995 riaperta al culto, restituita all’antica dignità, riaperta alla devozione degli Italiani fedeli.

Il giorno dell’inaugurazione la signora Ada Mancini, presidente dell’Associazione, tagliò il nastro tricolore all’ingresso della chiesa; il segretario Arnaldo Bertolini, parlando dall’Altare, lesse il nobile telegramma di spirituale adesione alla cerimonia, inviato da Vittorio Mussolini, presidente onorario dell’Associazione.
La Santa Messa fu celebrata da Don Edmondo Bianchi, giunto appositamente da Latina.
Ai lati dell’Altare, Romano Mussolini con la cugina Romana Moschi, i Sindaci di Boario Terme, Luigi Pelamatti, e di Monte San Martino, Mauro Virgili. Presenti, Marcello Bignami, Capogruppo di A.N. alla Regione Emilia-Romagna, Vittoria e Alessandro Bondanini, nipoti di Arnaldo Mussolini, Oscar Graziani, Sindaco di Mercato Saraceno.

IL RESTAURO DELLA CANONICA

La canonica, bella, ampia, luminosa, che accoglie oggi al primo piano i preziosi volumi di storia contemporanea nella Biblioteca intitolata a Goffredo Coppola (e diretta dal nostro direttore Pietro Cappellari) fu messa in sicurezza e completamente restaurata nei primi anni 2000: presentava infatti crepe grosse e preoccupanti ed era necessario ed urgente intervenire. Anche in quell’occasione furono i lettori dell’Ultima Crociata che contribuirono con una raccolta pari a 110 milioni di lire, così permettendo la realizzazione dei lavori.

LA DONAZIONE DEL PROF. PAOLO FRASSINETTI DI GENOVA E IL NUOVO RESTAURO DELLA CHIESA

Il 13 giugno 2021 ha segnato l’alba di un nuovo memorabile appuntamento presso la chiesa di Paderno di Mercato Saraceno. Don Ugo Carandino ha celebrato con rito tradizionale la Santa Messa dopo i lavori di ristrutturazione che le hanno reso nuova luce!

Quasi incredibili gli eventi che, nel tempo, hanno restituito vita e nuova forza alla nostra chiesa!

Oggi, a distanza di tanti anni dalla sua fondazione, è più splendente che mai grazie alla donazione ricevuta in eredità dal prof. Paolo Frassinetti, generoso benefattore che mai abbiamo avuto la fortuna e l’onore di conoscere durante il suo pellegrinaggio in vita. Intellettuale, libero pensatore, latinista, grecista, storico della letteratura cristiana e latina all’università di Genova, studioso di teologia, il prof. Paolo Frassinetti riconobbe l’onestà intellettuale e la purezza dei valori dei Militi della RSI e volle in tal modo onorarLi.

La somma di denaro ricevuta ci ha permesso di ristrutturare la chiesa e metterla in salvo da infiltrazioni d’acqua, sia dal basso sia dal tetto, che negli anni ne avevano danneggiato il preziosissimo lavoro di “finto travertino” che la caratterizza, i mattoncini in manufatto che la ricoprono esteriormente e deteriorato gli intonaci interni.

Speciale menzione dobbiamo all’Ing. Andrea Campanati di Rimini, il quale con perizia e attenzione ha diretto i lavori, e all’impresa Casanova che ha abilmente eseguito i lavori riportando il manufatto a nuovo splendore!

Chiudiamo con le parole di fede pronunciate da Benito Mussolini in onore del fratello amatissimo e al quale dedicò la chiesa di Paderno, parole di infinita universalità e amore, esortazione ad un incondizionato bene reciproco:
Essere buoni significa fare del bene, e senza speranza di ricompensa, nemmeno divina.
Il ‘buono’ non si domanda mai se vale la pena. Egli pensa che vale sempre la pena.
Soccorrere un disgraziato, anche se immeritevole; asciugare una lacrima, anche se impura; dare un sollievo alla miseria, una speranza alla tristezza, una consolazione alla morte, tutto ciò significa non considerarsi estranei all’umanità; significa tessere la trama della simpatia con fili invisibili, ma potenti, i quali legano gli spiriti e li rendono migliori
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