ANZIO E NETTUNO RENDONO ONORE A NORMA COSSETTO

5/10/2022

Omaggio alla giovane simbolo dell’italianità dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia

Nettuno (Roma), 4 Ottobre – Due distinte e partecipate cerimonie – organizzate dal Circolo culturale “Barbarigo” nell’ambito dell’iniziativa nazionale del C10F “Una rosa per Norma” – hanno oggi omaggiato la martire istriana Medaglia d’Oro al Valor Civile Norma Cossetto, stuprata ed uccisa dai partigiani antifascisti nella notte tra il 4 e il 5 Ottobre 1943, durante la prima ondata di pulizia etnica condotta dagli Slavo-comunisti ai confini nord-orientali d’Italia.
Alle ore 18:00, i patrioti si sono recati nei giardini antistanti il cimitero civile di Anzio ove, fino a qualche mese fa, sorgeva il monumento ai martiri delle foibe. Il manufatto – la cui lapide era stata preparata dal Dott. Pietro Cappellari e donata al Comune dal Circolo “Barbarigo” – è stato distrutto in modalità ancora non chiarite e mai più ricostruito. Nonostante l’interessamento del “Barbarigo”, attualmente nessuno sa quando e se l’Amministrazione intenderà intervenire o preferirà avallare la situazione creatasi. Sta di fatto, che i patrioti si sono recati nel luogo ove sorgeva il monumento “scomparso” e ai piedi di un manufatto provvisorio appositamente installato, hanno deposto un mazzo di rose in ricordo di Norma Cossetto.
La stessa cerimonia si è ripetuta alle 18:45 al Parco della Rimembranza e dei Martiri delle Foibe di Nettuno.
Entrambi gli omaggi sono stati preceduti da una breve prolusione di Luca Parapetto, responsabile territoriale di CPI, che ha ricordato la martire istriana, simbolo dell’italianità dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Hanno partecipato al ricordo il Presidente del Comitato Nettunese pro Gabriele d’Annunzio il Prof. Alberto Sulpizi, il Comandante del Reparto “Pierino Maruffa” dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia il Par. Bruno Sacchi, e il Dott. Pietro Cappellari, fiduciario del Comitato 10 Febbraio, Socio onorario della Fameia Capodistriana della Libera Provincia dell’Istria in Esilio e fondatore del parco ai martiri delle foibe di Nettuno.

Lemmonio Boreo