IL CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE FRA GLI ARDITI D’ITALIA

16/2/2019

Nel Gennaio 2019 è ricorso il centenario della costituzione dell’Associazione fra gli Arditi d’Italia, un’organizzazione politico-militare creata a Roma dal futurista e Ufficiale dei Reparti d’Assalto Mario Carlo, che si irradiò soprattutto a Milano, dove sorse la figura carismatica del futurista e valoroso combattente delle Fiamme Nere Ferruccio Vecchi.
L’arditismo fu uno dei quattro movimenti “diciannovisti”, che si contraddistinse, fin da subito, dalla simbiosi con il futurismo politico e per l’azione spregiudicata di piazza che impose fin dalla sua prima comparsa. Prima di tutto contro il massimalismo trionfante, che sembrava allora travolgere tutto e tutti, nell’imminente attesa messianica della rivoluzione bolscevica e della proclamazione della dittatura del proletariato.
L’arditismo e il futurismo, in quel 1919, confluirono nel neonato movimento fascista, portandovi tutte le loro caratteristiche politiche e “coreografiche”, concretizzando nell’azione di piazza spregiudicata l’essenza stessa del loro essere “militi politici”.
Il Comitato pro Centenario, nella ricorrenza del centesimo anniversario della fondazione dell’Associazione fra gli Arditi d’Italia, si è recato al Cimitero Verano di Roma dove ha posto una rosa rossa sulle tombe di Achille Billi e Mario Carli.
Billi, già Bersagliere della RSI, reduce dalla difesa dei confini orientali, militante del MSI e della rinata Associazione Nazionale Arditi d’Italia, venne trovato morto a Roma nella mattina del 5 Aprile 1949. Si parlò chiaramente di un’esecuzione; mandanti e autori probabilmente da ricercarsi tra gli Slavo-comunisti che popolavano un campo profughi romano. Ma il Questore di Roma si “salvò in calcio d’angolo” riuscendo a presentare il fatto come suicidio, cui pochi credettero. Il Comitato pro Centenario ha voluto così ricordare la memoria di uno dei primi attivisti romani dell’A.N.A.I., lanciando un progetto di ricerca storica che si ripropone – finalmente! – di fare chiarezza su un fatto criminale sepolto tra le cronache di un tempo.
Infine, il Comitato si è recato al cospetto della tomba del Cap. Mario Carli – recentemente restituita al culto con un intervento di manutenzione straordinaria – onorando il leggendario combattente della Grande Guerra decorato di Medaglia d’Argento e di Croce di Guerra al Valor Militare, sansepolcrista, Legionario fiumano, giornalista, poeta e romanziere, deceduto il 9 Settembre 1935 dopo una grave malattia, la cui memoria si era inabissata.
Pietro Cappellari