AL CAMPO DELLA MEMORIA IN RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE

9/2/2019

Sabato 9 Febbraio 2019, una folla commossa si è raccolta al Campo della Memoria – Sacrario dei Caduti della RSI di Nettuno (Roma) per ricordare i Martiri delle Foibe. Una data, certamente non scelta a caso, che richiama l’anniversario della proclamazione della Repubblica Romana di Garibaldi e Mazzini, nonché il giorno in cui giurarono le Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana.
Il Campo della Memoria, grazie all’attivismo del Dott. Alberto Indri, nuovamente protagonista nella difesa dell’italianità in un giorno così importante e drammatico per la storia nazionale. Un luogo-simbolo che tramanda alle generazioni future le storie di chi ha difeso la libertà e l’onore d’Italia e – mai dimenticarlo – ha combattuto sacrificando la propria vita in difesa dei sacri confini, minacciati in quel tragico 1943-1945 dall’invasione dei partigiani slavo-comunisti. Anche grazie al loro contributo l’Istria e il Goriziano rimasero italiane, fino all’ultimo giorno di guerra, quando – ammainata la mai sconfitta bandiera della RSI – queste terre furono invase dai titini che sfogarono la loro rabbia e il loro odio politico contro gente indifesa, cui nulla poteva essere imputato. I crimini contro l’umanità di cui si macchiarono i partigiani non temono confronto e rimangono come monito per chi, ancora oggi, si nutre di odio politico.
Al Campo della Memoria presenti anche l’On. Borghezio e l’On. Signorelli e, in rappresentanza ufficiale del Comune di Anzio, l’Assessore Gianluca Mazzi. Il saluto finale al Dott. Pietro Cappellari che, ricordando il monito di Mazzini, ha chiesto la fine dell’odio politico e indicato ai presenti il futuro, simboleggiato da due bambini che sorridenti si rincorrevano sul prato verde del Campo, al cospetto della grande X di marmo bianco, simbolo della Decima MAS.