NETTUNO: ONORATI I MARTIRI DELLE FOIBE NEL NUOVO PARCO CITTADINO

10/2/2021

Nettuno, 10 Febbraio 2021. Questa mattina, alle ore 12:00, il Comune di Nettuno ha deposto una corona di alloro, bordata dai colori della Patria, al Parco delle Rimembranza e dei Martiri delle Foibe, il nuovo parco cittadino dedicato alla memoria dei Caduti in guerra per la Nazione e delle popolazioni giuliano-dalmate che incarnarono, con il loro superbo sacrificio, il più alto esempio di fedeltà all’Italia.

Presenti, tra gli altri, nel rispetto delle normative anti-Covid, gli Assessori Claudio Dell’Uomo e Luca Zomparelli, i Consiglieri comunali Genesio D’Angeli e Lorenza Alessandrini, il Paracadutista Bruno Sacchi Comandante del locale Reparto dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia e Daniele Combi che con i volontari dell’associazione “La Foresta che avanza” ha ripristinato il decoro e la fruibilità del parco per tutta la cittadinanza.

«Per la prima volta – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari, fiduciario locale del Comitato 10 Febbraio e Socio onorario della Fameia Capodistriana della Libera Provincia dell’Istria in Esilio – Nettuno ha un luogo dove ricordare quotidianamente – e non solo una volta l’anno – i Martiri delle foibe e gli Italiani costretti all’esodo dal barbaro regime comunista titino. Martiri e non semplici vittime come qualcuno vorrebbe definirli. Martiri vuol dire testimoni. Sono stati i testimoni della ingiustificata ferocia – semmai la ferocia possa trovare una giustificazione – dei partigiani comunisti, che si macchiarono tra il 1943 e il 1945 di crimini contro l’umanità senza precedenti nella storia della nostra Nazione. Ma testimoni anche di come e fino a che punto si può amare la Patria e di come vennero traditi una volta fuggiti dal “paradiso comunista”. Ed è per questo che il loro ricordo è associato, a Nettuno, a quello dei Caduti per la Nazione italiana, rinnovando la dizione di “Parco della Rimembranza” che qualcuno, nel primo dopoguerra, aveva vergognosamente cancellato. A chi oggi parla di “vendetta” in cerca dell’alibi giustificazionista per celare la propria complicità morale e ideale nella tragedia delle foibe, ricordiamo le parole del Presidente della Repubblica: fu “una persecuzione contro gli Italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole”. Ringrazio per la presenza di Roberto Gigli, fondatore del locale Comitato per le onoranze ai Martiri delle Foibe in tempi in cui sembrava fosse una follia parlare della tragedia del confine orientale italiano. A tanti anni di distanza, caro Roberto, siamo riusciti a scrivere una pagina cancellata per odio politico dal libro della storia nazionale. Quanti ci avevano detto di lasciare perdere, che mai i Martiri delle foibe avrebbero meritato un ricordo? Quanti avevano irriso al nostro tentativo di ripristinare la vecchia dizione di “Parco della Rimembranza”? Insieme continueremo a difendere l’italianità dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, con il sorriso sulle labbra, orgogliosi del nostro passato, nella speranza di raggiungere una compiuta pacificazione nazionale. Qui, in questo parco dove sognano i bambini, l’amor di Patria ha sconfitto l’odio di parte».

AresAN